Il rapporto “Lavoratori immigrati - fabbisogni professionali e formativi 2019” propone un’analisi dell’attuale modello di gestione della domanda di lavoro straniera da parte delle imprese dei settori industria e servizi e della presenza di lavoratori stranieri in territorio Italiano
La pubblicazione risponde alle seguenti domande:
- Come si configura la presenza di lavoratori stranieri nel mercato del lavoro italiano?
- Quante sono le entrate programmate di personale straniero? In quali territori e settori di attività economica sono previste?
- Come cambia la domanda di lavoratori immigrati? Quali sono le competenze e la formazione maggiormente richieste?
Il lavoro approfondisce tutti questi aspetti e consente interessanti comparazioni con la domanda di lavoro nel suo complesso, per cui mostra le caratteristiche proprie del lavoro degli immigrati rispetto al resto dei lavoratori con cittadinanza italiana. Dallo studio sono esclusi il settore agricolo, il lavoro domestico e la Pubblica Amministrazione.
Analizzare il fenomeno è importante, in quanto è in costante crescita anno dopo anno. Le entrate programmate di personale immigrato dalle imprese per il 2019 sono 627.430, ovvero circa 39mila in più di quelle registrate nell’anno precedente (+6,7%), pari al 13,6% di quelle programmate per il complesso dei lavoratori sia italiani che stranieri (pari a 4.615.200). Per la componente straniera, pertanto, si registra nel 2019 un ritmo di crescita superiore a quello che ha interessato il complesso delle entrate programmate totali, che si attesta al +1,3%.
Nel volume si potranno visionare tutti i dati e le evidenze che riguardano la geografia del lavoro degli immigrati, i principali settori di impiego, la distribuzione nel settore dell’industria e dei servizi e le entrate programmate per livelli di istruzione e le difficoltà di reperimento di personale straniero.
Si evidenziano le dinamiche che possono portare a una forte polarizzazione della richiesta di lavoro tra le professioni altamente specializzate e quelle prettamente operative. Viene mostrata la graduale riduzione delle barriere all’accesso a ruoli organizzativi-apicali per i lavoratori immigrati.
Si sottolineano la natura ormai strutturale della presenza di lavoratori stranieri e il rafforzamento delle tendenze all’etnicizzazione in alcuni settori, come i servizi socio-sanitari, il comparto trasporto e logistica e il settore metallurgico.
L’analisi del Sistema informativo Excelsior sulle entrate programmate dalle imprese dei settori industriali e dei servizi, consente anche di fornire indicazioni sui titoli di studio associati alle principali professioni richieste. Questo quadro è un’utile guida tra i possibili percorsi di studio che possano consentire al personale straniero, ma soprattutto alle seconde generazioni, di orientarsi nelle scelte formative, un passaggio strategico affinché il sistema formativo sia anche uno strumento efficace per le politiche di integrazione sociale.
Nel volume è presente anche l’allegato statistico.
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