A fine 2022 le imprese con lavoratori dipendenti operanti nell’industria e nei servizi che hanno pianificato assunzioni si sono attestate sulla quota del 60%, dato analogo allo scorso anno. Crescono invece in modo significativo le entrate previste, 5,2 milioni, in aumento dell’11,6% rispetto al 2021 e del 12,2% se confrontato con il 2019; la difficoltà di reperimento è in aumento per tutti i profili professionali: sono quasi due milioni le assunzioni per le quali le imprese nel 2022 hanno riscontrato difficoltà, circa 600mila in più rispetto all’anno scorso, ma quasi il doppio (1milione) di quanto evidenziato prima della pandemia. In aumento anche il livello di qualificazione richiesto con 1,5 milioni i diplomati ricercati dalle imprese (quasi il 29% del totale entrate) e 783mila i laureati (15%), entrambi in crescita rispetto allo scorso anno.