La guida per l’orientamento fornisce alle aspiranti matricole universitarie le informazioni strategiche sulle attuali potenzialità del mercato del lavoro, le richieste di laureati e le competenze richieste dalle imprese.
E’ articolata in tre parti: una prima parte descrittiva, presenta il quadro generale derivato dall’analisi dei fabbisogni delle imprese e degli esiti occupazionali a 2 o a 5 anni dal conseguimento della laurea. Completa questa prima parte un glossario per l’orientamento. Seguono poi le schede per indirizzo di laurea e per professione di sbocco.
La scelta del percorso di laurea deve essere una scelta consapevole, basata sui propri interessi, sulle proprie capacità ma anche sulla conoscenza di quali sono le prospettive dei vari titoli di studio in rapporto alle esigenze del mondo del lavoro.
Come scegliere il proprio percorso dopo il diploma
La pubblicazione risponde ad alcune domande che si pongono i ragazzi al momento delle loro scelte in merito al proprio percorso di studi e di vita come “quali sono le professioni che offrono maggiori opportunità lavorative?” e “quali sono le competenze che è utile avere o sviluppare per essere apprezzato sul mercato del lavoro?”. La guida ospita per ciascun indirizzo di laurea una scheda con informazioni di dettaglio su quelle che sono le opportunità di lavoro, gli sbocchi professionali, le professioni di più difficile reperimento, le competenze richieste, i settori e i territori di inserimento.
Nel 2021 le imprese dell’industria e dei servizi richiedono 634mila laureati. Questi rappresentano il 14% del totale degli ingressi nelle imprese. I laureati nell’indirizzo economico sono i più richiesti dalle imprese, al secondo posto si colloca l’indirizzo insegnamento e formazione, seguito da quello sanitario e paramedico.
La laurea tecnica più richiesta è ingegneria elettronica e dell’informazione, a seguire ingegneria industriale, ingegneria civile e architettura.
Quali sono le possibilità occupazionali offerte ai laureati?
La guida offre un’analisi sulle professioni proposte ai laureati, sulle cosiddette professioni “introvabili” e si focalizza anche su quali siano i settori economici che richiedono di più i laureati. Per ciascuna professione di sbocco per i laureati è presente una scheda con informazioni di dettaglio sulle caratteristiche e competenze da sviluppare.
I laureati sono chiamati a svolgere soprattutto professioni specialistiche e tecniche e, meno frequentemente, professioni esecutive di natura impiegatizia.
Le professioni più richieste per i laureati sono quelle in ambito medico e paramedico: sanitarie riabilitative e infermieristiche ed ostetriche.
“Introvabili”, ossia con alta difficoltà di reperimento, gli ingegneri elettrotecnici e tecnici programmatori, notevoli difficoltà anche per le aziende che cercano progettisti e amministratori di sistemi e altre professioni tecniche.
La gran parte degli inserimenti di laureati avviene nel settore dei servizi, soprattutto nei servizi alle persone e nei servizi alle imprese, nel manifatturiero le richieste più elevate sono quelle dell’industria metalmeccanica e dell’elettronica.
Il tasso di occupazione dei laureati
Per arricchire ulteriormente il quadro informativo si è presa in considerazione anche l’indagine sulla “Condizione occupazionale dei laureati” di AlmaLaurea.
L’ultima rilevazione disponibile ha coinvolto 655mila laureati di 76 Atenei e ha analizzato i risultati raggiunti nel mercato del lavoro dai laureati nel 2019, 2017 e 2015, intervistati rispettivamente a 1, 3 e 5 anni dal conseguimento del titolo.
La fotografia a un anno dal titolo fornisce una panoramica del primo inserimento nel mercato del lavoro, mentre quella a cinque anni consente di valutare l’esito occupazionale in una condizione di maggiore stabilizzazione. La lettura congiunta di questi dati, unitamente a quelli del Sistema Informativo Excelsior, compone un quadro più completo del dualismo tra domanda e offerta.
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